L’Italia?
Se sei arrivato alla mia età e ancora non sai quale strada prendere tra le mille che potresti battere grazie ai tuoi altrettanti interessi, fermati e leggi.
Se fino ad ora ti sei sentito un ramarro perché privo di un obiettivo preciso, pur avendo interessi che non li conti più, quindi bullizzato da una società che a 3 anni già sapeva cosa fare, be’, è tutto nella norma: sei un multipotenziale.
“Cosa vuoi fare da grande?”
Chi da piccolo non ha subito questa domanda si metta un dito nel naso… tanto non lo vedo.
A tutti noi è stata somministrata da parenti, amici di parenti e sconosciuti che si informavano sul nostro mestiere futuro solo per riderci in faccia della risposta.
Quando veniva rivolta a me cambiavo sempre lavoro, quindi ero soggetto di ilarità tra i presenti che non credevano minimamente alla mia convinzione di diventare medico, veterinario, medico legale, giornalista, marinaio, agente immobiliare, allenatrice di pallavolo, addestratrice di cani, avvocato, fotografa, sarta, professoressa, pittrice, ecc.
La verità è che non avevo e non ho un solo sogno nel cassetto, ne ho tanti da poterci riammobiliare casa.
Da sempre e per sempre.
E se questo fino a qualche mese fa era un difetto tipico delle persone prive di scopi concreti, oggi mi rendo conto, anche grazie ad Emilie Wapnick e alla mia storica amica Marina Ravaioli, che semplicemente sono una multipotenziale.
Il multipotenziale è un figuro che ha molteplici interessi e li persegue tutti, difficilmente riesce a dedicarsi ad una sola attività e a murarsi vivo per la sua intera esistenza facendo solo quella.
A differenza di chi non sa che farsene della sua vita e la passa sparando cose a caso, dicendo di voler fare questo o quello senza mai applicare un solo minuto allo studio delle materie che sceglie, un multipotenziale si tuffa totalmente nell’apprendimento di ogni singolo tema , fa proprio le chiuse finché non ne sa abbastanza da perdere interesse e passa al successivo. Di fatto “impara l’arte e la mette da parte”, il punto è che la impara. 🙂
Perché nella società attuale il multipotenziale è un difettato?
Perché fin da piccoli ci propinano la frescaccia di dover scegliere una sola strada, come siamo venuti al mondo abbiamo trovato la scuola e l’università apparecchiate per diventare specialisti in una sola cosa e solo in quella.
Scegli una sola cosa.
Focalizzati su una sola cosa.
Passa gli anni migliori a studiare per vivere facendo solo quella cosa.
Rispondi “da quando ho 3 anni” se ti chiedono da quanto tempo della tua vita hai dedicato a quella cosa.
Chiunque, soprattutto alla mia età, non abbia mai seguito una sola strada, ma molteplici, non gode di stima sociale, anzi, viene etichettato come qualcuno che non ha passioni così profonde da renderle reali e importanti.
Le cazzate.
Come dice Emilie, abbiamo 3 caratteristiche che ci fanno camminare bene in una società in continuo cambiamento:
- siamo facilmente adattabili
- apprendiamo velocemente
- mescoliamo più campi di competenza per creare settori nuovi
Ne aggiungo una quarta.
Vediamo opportunità ovunque
In ogni angolo, in ogni persona, i multipotenziali riescono a fare di un particolare un’opportunità: per me un medico non è mai solo un medico, potrebbe sfruttare la sua specialità in mille contesti diversi, idem per avvocati, giornalisti, manovali, tutti hanno potenzialità inespresse che io riesco a vedere e che purtroppo devo lasciare lì.
Da questo sentire il profumo di opportunità laddove sembrava esserci un solo sfogatoio, è nata la mia attività di business improv dedicata non solo ai gruppi di lavoro in azienda (già c’era questo servizio), ma soprattutto ai liberi professionisti, ai venditori, a chi vende i propri servizi, dedicata a me e i miei simili.
Ho potuto farlo grazie all’unione con degli specialisti, persone focalizzate su una sola competenza e quindi il top del loro settore. Da sola non avrei potuto.
Conclusione
Perché ti parlo di multipotenziali? Perché se pensi di essere un figuro come me, non ti incanalare solo in un settore perché ti viene richiesto da una società che ama reprimere la natura dei suoi individui con la legge dei “3 anni”, vedi il video di Emilie Wapnick e comincia a sfruttare questa tua potenzialità per creare settori nuovi in cui operare, senza vergognarti se i tuoi concorrenti sembrano più vincenti di te in questo settore.
Fidati di Darwin:
Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.
Togli specie e metti persona.
E alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” potresti rispondere “Quello che si fa i cazzi suoi”, che è un bel mestiere davvero.
2 Comments
Laura
Febbraio 19, 2018 at 12:46 pmuh troppo bello quel video, me lo ricordo.
io pure sono riuscita ad appassionarmi ai più svariati settori. alla fine però ho ristretto il campo a 4, ma solo perché la coincidenza o vuoi il passaparola, mi hanno portato ad avere più progetti in quei campi, i più duraturi e quelli in cui ho avuto maggiori soddisfazioni.
evviva i multipotenziali 😀
Pikadilly
Febbraio 20, 2018 at 1:02 pmNon ci riuscirei, ho bisogno di tutti quelli che nel tempo ho incontrato. Mi sembra costantemente di perdermi qualcosa.