Affranta.
Svertebrata da cinque giornate in cui il mio unico pensiero era trovare l’ispirazione giusta per questa grafica, per questo sito, per questo cliente che la volta scorsa è stato così puntuale da non farmi attaccare ai centralini di Chi l’ha visto per il saldo.
E vabbe’, stavolta il contratto non lo facciamo. Lui si fida, io mi fido.
Mi dà l’acconto il giorno stesso che mi commissiona il lavoro, io so cosa devo fare, lui sa i tempi, sa i modi, sa tutto.
Voglio fargli una stragrafica, ma non ci riesco. Non ho l’ispirazione.
Ok, provo a dedicarmi ad altro.
Mi guardo tutto il repertorio dei video/film/telefilm ispiratori: da Tim Burton a Don Camillo, passando per Star Trek e volando verso Star Wars, con una puntatina sul Marchese Del Grillo.
Leggo, disegno, sodomizzo il Nintendo Ds, stiro! No, ripetiamolo: stiro!
Arrivo anche a salutare la vicina, quella burina, quella che urla, quella che s’ammolla nel profumo al muschio bianco e fa sverminare pure i marciapiedi, quella che quando la vedo cambio nazione per evitare la ciclonica zaffata di muschio. La saluto così, tanto per riconciliarmi un po’ con i miei dissimili, ma non al punto da farmi risucchiare dal baratro della loro traballanza intellettuale.
Poi, l’ispirazione sperata arriva. Sono gravida di idee, sparo fuori da Photoshop un tema grafico dopo l’altro, sono la Willy Wonka dei Web Designer smanettoni.
Esco dalla sala parto soddisfatta. Stanca e con la colonna vertebrale tipo stracciatella, sparsa per tutta la schiena, ma orgogliosa. Il tema è elegante e pulito, rispecchia tutti gli obiettivi del cliente.
Poi squilla il telefono.
“Senti…ehm…il sito…non mi serve più…”
Dopo due ore di “Mi fai parlare?”, riesco a convincerlo che i soldi dell’acconto possono essere convertiti nelle migliorie del sito vecchio, così non dovrà pagare gli aggiornamenti ogni volta.
Ma pare che anche così io stia comunque nell’angolo riservato ai ladri, a quelli che portati via anche mia madre, ma lasciami l’acconto.
Alla fine rimaniamo che saranno convertiti in aggiornamenti. E so che sarei dovuta essere più granitica. L’acconto è mio e me lo tengo, non ti devo niente, fancluati come puoi.
Sono sul balcone con il telefono in mano, sto scorrendo la lista delle perdite e dei guadagni.
Ho perso: capelli, idee, quasi tre quarti del gas di tutto il condominio in tentati suicidi, il rispetto del mio divano, la completa pace dei sensi mentre guardavo Becker e Star Trek, la partita della Roma di domenica (anche se visto il risultato è stato meglio così), un paio di reni e la possibilità a vita di camminare senza sembrare un bonobo che fa la mondina.
Ho guadagnato…ho guadagnato…
Alzo gli occhi per pensare, intravedo il balcone della vicina. So che lei è lì perché sento la puzza di muschio bianco inondare tutto il suolo italiano.
Ed eccola, appare lei, mi vede, fa ciao ciao con la zamp…ehm, con la manina, sorride e mi chiede come va.
Adesso è tutto chiaro: ho guadagnato futuri preziosissimi istanti con la donna muschio bianco. Aiuto.
Vojo cambià mestiere!!!
11 Comments
Antonio
Settembre 22, 2010 at 6:10 pmE un duro lavoro .. ma qualcuno lo deve pur fare … 🙂
riguardo la postilla : bene o male tutti i web designers sono passati per compromessi, tutti, nessuno escluso, probabilmente solo Zeldman non è mai sceso a compromessi, ma nessuno telo dirà apertamente, sai com’è .. non fa figo. 😉
Sergio De Prisco
Settembre 22, 2010 at 6:13 pmChissà che alti obiettivi aveva questo cliente, da rinunciarci pochi giorni dopo.
Ma niente paura, magari è una grafica riutilizzabile per obiettivi più concreti.
antonio
Settembre 22, 2010 at 6:17 pmma per curiosità, ma tu il sito glielo avevi fatto vedere? mandato qualche immagine o mockup?
no perchè potrebbe anche trattarsi di spec work ….
Pikadilly
Settembre 22, 2010 at 6:20 pm@antonio
No, assolutamente, dovevamo vederci domani. 😉
@Sergio De Prisco
Molto deboli. 😀
Miguel
Settembre 22, 2010 at 8:13 pm“il cliente me lo metto a novanta…” ahahahahah sei sempre la migliore! =D però mi dispiace che sei stata li lavorare “per niente” =(
sarah
Settembre 23, 2010 at 2:09 amTsk, ma quanto sei pivella.
Io, se fossi stata in te…
😀
Pikadilly
Settembre 23, 2010 at 7:26 am@Miguel
😀 Proprio per niente no, perché adesso ho due grafiche da spacciare ad altri clienti, però mi rode perché avrei potuto impiegare questi giorni per altri lavori. 🙁
@sarah
Avresti messo il cliente a novanta? 😀 😀 😀
Giorgio
Settembre 23, 2010 at 9:43 amGuarda il lato positivo, in fondo alla fine della storia cosa ti ritrovi?
1 – layout nuovo di zecca pronto per essere li riciclato e visto che lo sviluppo gia’ ce l’hai potrai facendo la splendida vendertelo ad un prezzo concorrenziale cosi’ da sbaragliare eventuali concorrenti
2 – un contratto di manutenzione che potrai gestire senza ansia da parte tua (i soldi li hai gia’ presi) di venir o meno pagata.
3 – flusso di cassa positivo (in fondo questo cliente mancato ti finanzia a costo 0), di solito i soldi arrivano sempre mooolto dopo la fine del lavoro quando invii una spedizione di cani affamati a casa del cliente moroso ^^;
4 – esperienza di vita (mai male non fa)
Non mi pare poi tanto male come risultato…
Pikadilly
Settembre 23, 2010 at 11:25 am@Giorgio
Non ti si può proprio dar torto, in genere sono una persona che guarda al lato positivo, ma oggi ho un certo languorino. Ho fame di nervi, di rivoluzioni, di cambiare questo stato di cose a favore mio e come dico io. 😀
dobrio
Settembre 25, 2010 at 10:32 pmBhe dai , guarda i lati positivi:
1) Hai stirato
2) Pace con la vicina
3) Hai creato un template riutilizzabile
4) Hai scritto un post.
Fossi in te sarei contento 🙂
P.s. non mettermi a 90.
Pikadilly
Settembre 26, 2010 at 1:04 pm@dobrio
Chiamalo stirare…ho dato due leccate di ferro come fa il gatto con il pelo. Una cosa che non si può né guardare né descrivere. 😀