Quante volte alla decima richiesta di saldare un lavoro vi siete sentiti dire “pensi solo ai soldi”?
Quante volte, alla fine della trattativa, presentando il preventivo, siete stati accompagnati sul banco degli imputati accusati di aver chiesto soldi in cambio del lavoro?
Quante volte gli amici vi hanno giudicati venali perché non avete lavorato per loro gratis?
Personalmente non le conto più.
Ogni giorno che alloggio su questa terra vengo condannata perché presento preventivi, perché parlo di soldi, perché pretendo che il mio lavoro venga giustamente retribuito. Un atto dovuto fatto passare come un illecito, un attentato contro il cliente che fa fatica a mettere il pranzo con la cena insieme ma posta su Facebook le foto dell’ultimo mese in vacanza a New York.
E se pensate che la colpa sia mia che non mi so scegliere i clienti come dicono i GURU, vi dico subito che succede anche a loro, succede a tutti, soprattutto se come me lavori in un settore dove non c’è alcuna cultura del marketing e della comunicazione.
Tuttavia è vero, io penso ai soldi. Non mi muovo se non mi paghi subito quello che chiedo, tampino chi ha insoluti e sgabbio l’avvocato se il contratto non viene onorato. Ma.
Guadagno io, guadagni tu
Che schifo di persona.
Donna vuota.
Bleah.
Buuuuu.
Non hai morale.
Questi sono solo alcuni dei pensieri che ragliano nella mente delle persone quando parlo di soldi, tutti convinti di conoscere il perché (fare la bella vita), tutti convinti di essere migliori, più profondi, più umani, più giusti di me, salvo poi incazzarsi come le iene se il loro capo non li paga a fine mese.
Con il tempo ho imparato a non prendermela, primo perché io so a cosa mi servono i soldi e non sono viaggi, gioielli e macchine; secondo perché c’è una verità insindacabile, almeno per quanto mi riguarda: è vero, a me interessa guadagnare, ma con me devono guadagnare i clienti, i collaboratori, i soci, tutti quelli che girano intorno al lavoro che sto facendo.
Io penso ai soldi per tutti, non solo per me. Non mi interessa fottere economicamente la gente, ma lavorare fino a sfinirmi anche di notte per guadagnare bene tutti. Se il mio cliente paga, allora io lavoro al massimo e lui guadagna, se non paga perché fa il finto disperato pensando di stimolare i miei sensi di colpa, io non lavoro per lui e lui non guadagna, almeno non con me… ma penso nemmeno con il cuggggino a 50 euro a sito.
Se guadagno solo io e il mio cliente no, vuol dire che ho sbagliato qualcosa: mi sono lasciata convincere a compiere azioni inefficaci o altre stronzate che trasformano il suo investimento in una perdita di denaro. Successo solo una volta e mai più.
Non dovete stare attenti a chi pensa solo ai soldi, ma chi è mosso da interessi personali.
Attenti agli interessi personali
Quando ciancichiamo l’espressione “interessi personali” ci tuffiamo de panza sulla convinzione che riguardino sempre e solo i soldi, ma NON è così, anzi, la maggior parte delle volte non c’entrano un emerito.
Lavorando nella comunicazione politica, ho sbattuto contro politici ricchissimi interessati solo a mantenere il potere, anche solo una sedia in un consiglio comunale, non importava, senza quel posto di rilievo loro si sentivano nullità. E, credetemi, chi è mosso da interessi personali di questo tipo è molto più spietato di chi vuole semplicemente guadagnare bene.
Per capire se ti puoi fidare delle persone devi scoprire qual è il loro interesse personale, non sempre è un interesse cattivo, ma anche quello più buono può fare danni. Il caso più eclatante che ho vissuto è la moglie di un mio cliente che per averlo sempre ossessivamente accanto lo ha fatto fallire: niente soldi in mezzo, solo un interesse personale che ha portato un progetto a naufragare malissimo.
Conclusione
Chi pensa ai soldi come me, li pensa per tutti, non solo per sé, chi pensa agli interessi personali può anche fregarsene dei soldi e rovinare la gente in modi inaspettati e cattivi. Quindi la prossima volta che qualcuno vi fa la morale sul fatto che pensate ai soldi, non mettete in mezzo il costo della vita, dite semplicemente che i soldi cui pensate sono anche quelli che entrano nelle sue tasche.
Scommettete che non ve dice più niente?
4 Comments
Marina
Settembre 3, 2018 at 5:15 pmQui scattano veramente i 92 famosissimi minuti di applausi!
Grazie per aver scritto questo post <3 E attenzione alle intenzioni… Veramente fondamentale come dici!
Pikadilly
Settembre 19, 2018 at 5:17 amMucc lov.
Valeria
Settembre 3, 2018 at 7:03 pmMito 🙂
Pikadilly
Settembre 19, 2018 at 5:17 amSapevo che ti sarebbe piaciuto. <3