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La lista delle mie cazzate per non comprare
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La lista delle mie cazzate per non comprare

Febbraio 21st, 2017 Pikadilly Il venditore sociopatico, Vendita 7 comments

Qualche giorno fa ero al supermercato a fare la spesa e, mentre mummificavo di fronte al banco dei formaggi, una signora cui la questione abbronzatura è sfuggita di mano mi ha sventolato in faccia un pezzo di mozzarella.

“Vuole assaggiare la mozzarella di Sarcavolo?”

Sguardo aFFaFFino e risposta grrr: “Mi piacerebbe, ma sono intollerante al latte!”
Lei, vedendomi murata viva nei formaggi, mi ha fissata con la tipica espressione da “me stai a cojona’” facendomi sentire in dovere di giustificarmi, tutto mentre disegnavo cerchi nell’aria con una caciotta grossa come la Svizzera.
Lo ammetto: al posto suo, nemmeno io mi sarei bevuta questa pinta di cazzate, però… Però sono veramente intollerante al latte: una piccola mozzarellina potrebbe farmi passare le ultime ore della vita a maledire le lobby delle vacche.

Dopo questo episodio mi sono fatta un esame di coscienza: quante volte ho detto delle cazzate colossali per non acquistare?
Più di quante ne ho sentite io dai miei clienti, così ho deciso di scrivere una lista delle boiate che dico per non comprare.

Ed eccola.

“Ci devo pensare”

La classica. La diciamo tutti, ormai i commercianti lo sanno: il “ci devo pensare” sta alla vendita come “ti faremo sapere” sta ai provini.
Il 90% delle volte è un modo carino per dirti che non ho assolutamente intenzione di comprare e probabilmente non lo farò mai. Se fossi veramente intenzionata ti riempirei di domande per togliermi ogni scusa che separa la mia mano dal portafogli. Ed è qui che devi infilarti per far saltare qualsiasi ostacolo tra me e l’oggetto/servizio: devi farmi sentire il peso del dopo, del cosa succederà dopo se non lo compro.

“Il prezzo è troppo alto”

Altro evergreen, quello più temuto da tutti, anche dagli esperti. Di fronte a “il prezzo è troppo alto” tutti abbiamo l’istinto di ritirarci in un angolo, abbracciare le ginocchia e dondolarci per tranquillizzarci.

Uso la scusa del prezzo quando voglio proprio impedire ogni tentativo di vendita da parte del poraccio che mi ha come cliente. C’è un solo modo per farmi acquistare una cosa dal prezzo troppo alto: mi devi dare ragione. E poi mi fa capire perché quel prodotto costa così tanto rispetto ad altri di fascia bassa. Così facendo ci metti pochi secondi a convincermi, sempre se non racconti panzane: una volta informata per bene, ho altri parametri su cui basarmi per giudicare il prezzo di un prodotto.
In mancanza di una giusta conoscenza, il prezzo è l’unica arma che ho per giudicare l’acquisto. 

“Sto bene così”

Questa la uso preventivamente nei negozi quando vengo assalita appena metto piede sul tappetino all’entrata. Alzo la mano e dico “sto bene così”. Ho mostrato interesse, per questo devi essere bravo a capire cosa c’è dietro la semplice azione di entrare: sono annoiata e voglio farmi un giretto? Voglio solo sognare un pochino? Annuso i prezzi e fuggo a comprare online? Molti entrano nei negozi pensando di dare solo un’occhiata, in verità dentro di loro c’è quella vocina che dice “compra compra compra”. Se non sguainano il portafogli, la maggior parte delle volte è perché non possono permettersi acquisti da “noia”.
D’altronde, tu entreresti all’Amplifon a farti un giro? Io no.

“Sai, non decido io”

Ecco, questa è meravigliosa.
La uso sempre quando mi chiamano per le offerte telefoniche, la dico pure quando il telefono è il mio. Ok, qui parliamo delle vendite a freddo, quelle in cui io non ti filo di pezza e tu tenti di vendermi qualcosa. Buuuh.
Nelle vendite a caldo, dove sono io ad aver cercato il prodotto o il servizio, mi succede di non aver più intenzione di comprare e quindi di dovermela cavare in qualche modo. Anche in questo caso devi essere bravo ad affondare le mani nel mio problema e tirare fuori tutti i rischi che corro se non compro quel servizio (ovviamente da te).

“Poi lo facciamo”

Non sempre posso acquistare subito, anche se voglio, quindi dico “poi lo facciamo” con la speranza di poterlo fare veramente, un giorno.
Molti clienti lo dicono sapendo che dopo quel “poi” non ci sarà proprio nulla, molti altri, come me, aspettano momenti propizi, intanto fanno scorta di informazioni. In questo caso, da te mi aspetto piena collaborazione a togliermi ogni dubbio, devi darmi la sicurezza di esserci lui là, a cavallo di quel “poi”.
Mai mettermi pressione a fare una cosa, mai! Se hai utilizzato tutte le armi a disposizione per farmi capire quanto è importante risolvere ora e subito, ma io non posso, la pressione ammazzerà anche la futura vendita.

Conclusione

Queste sono le principali scuse che io in versione mai-cliente adotto per non comprare o quando non voglio farlo subito.
Studiando come mi comporto io di fronte ad un venditore ho potuto imparare a capire i mai-clienti e, ovviamente, ad evitarli come le cipolle.
Il consiglio è sempre quello di valutare caso per caso, non tutti hanno la stessa motivazione per non chiudere i contratti, ma tutti, di fronte a qualcosa che non capiamo benissimo, abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti a comprare. 🙂

Sì, lo so cosa ti stai chiedendo: perché se sono intollerante al latte stavo facendo cose con la caciotta grande come la Svizzera?
Non chiedertelo, è meglio.

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  • comprare
  • vendere
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7 Comments

  1. Luigi
    Febbraio 21, 2017 at 6:07 pm

    Come sempre sei meritevole di complimenti, brava. Ho apprezzato la lista delle tue divertenti “boiate”. Mi piacerebbe sentirti d’avanti ad una squisita mozzarella di Bufala di Putignano (Bari) il cui grado di lattosio è molto molto tollerante.

    1. Pikadilly
      Febbraio 21, 2017 at 6:39 pm

      Grazie mille Luigi! 🙂
      Sì, se conosci anche un becchino disposto a raccattarmi anche al ristorante, volentieri! Purtroppo pare che tutto ciò che sia bianco mi vada di traverso!

  2. Andre
    Febbraio 22, 2017 at 8:22 am

    Tu lo sai, Francesca, che ho sempre nutrito profonda stima per te, ma quando fai pezzi così e vai a toccare il mio campo con tanta precisione e quell’ironia così sottile (che ti invidio tantissimo), allora mi lasci proprio senza parole.

    1. Pikadilly
      Febbraio 22, 2017 at 9:16 am

      Vendi mozzarelle al supermercato?

      Che bello, grazie mille, la tua opinione vale molto per farmi continuare a scrivere. 🙂

  3. enzo
    Febbraio 23, 2017 at 1:16 pm

    Questo articolo è molto divertente e al tempo stesso offre uno spaccato così reale dei “mai-clienti”

    1. Pikadilly
      Febbraio 24, 2017 at 11:40 am

      Grazie Enzo. 🙂
      Purtroppo il mai-clientismo dilaga, va raccontato. 🙂

  4. bla bla blogger 20 marzo 2017 - Social-Evolution di Paola Chiesa
    Marzo 20, 2017 at 7:21 am

    […] La lista delle mie cazzate per non comprare , di Francesca […]

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