Quando si parla di pagamenti, tutti hanno la formula magica per farsi saldare senza spargimenti di sangue e vaffanculi velati, ti vedi orde di clienti felici mentre scolano cifre a X zeri nei conti dei loro web developer preferiti.
Molta stima.
Purtroppo, per tantissimi giovani developer che devono accontentarsi di piccoli lavori, essere saldati è un’estenuante guerra con i clienti: versato l’acconto, se non c’è l’urgenza di finire il sito, molti lo trascinano per mesi, se non addirittura ere geologiche.
Sia in “Piccolo manuale del libero professionista vergine” che nel “Piccolo manuale del cliente vergine” parlo di acconto+saldo come formula di pagamento efficace, ma negli ultimi tempi anche io ho cambiato rotta: se il lavoro non supera i 2000 euro chiedo un pagamento anticipato di tutto l’importo, altrimenti prezzo maggiorato di quasi il 40%.
Me la tiro?
Chi mi credo di essere?
Penso davvero di potermi permettere tutto questo?
No.
Nessuno.
Devo.
La formula acconto+saldo con alcune fette di clientela non funziona e non è assolutamente efficace, parlo dei dopolavoristi, quelli che hanno bisogno di un sito, ma non con l’urgenza di chi ci deve assolutamente guadagnare.
Sì, c’è il contratto, ma ammettiamolo, quanti di noi all’inizio stilavano contratti testa rossa con piccolissimi clienti?
Ti fai il mazzo a rispettare i tempi perché sono i tuoi primi lavori e vuoi far bella figura e guadagnare, i clienti invece, sticazzi, versato l’acconto te la tirano lunga fino a farti perdere le loro tracce. E anche con il contratto in mezzo, sono pochi quelli che per meno di 2000 euro minacciano la famosa chiamata all’avvocato. Lo sanno loro, lo sai tu.
Molti clienti, soprattutto quelli snobbati dalle grandi firme dello sviluppo, dopo aver versato l’acconto si adagiano, si rilassano, se la prendono comoda, non c’è fretta, non correre, non muore nessuno.
E tu? Passi il tempo a ricordare loro le scadenze, i tempi stretti, l’anima del colpo che te se pia quando ti rispondono: “L’acconto te l’ho dato, no?”
A me è successo un sacco di volte in passato e se anche alla fine sono riuscita a recuperare i miei saldi, da qualche anno non propongo più acconto+saldo, ma un incentivo per pagare tutto a inizio lavori.
Qualcuno storce il naso.
Qualcun altro lo fa senza problemi.
Qualcuno se ne va.
Mi sta bene, l’importante è che alla fine sia chiara una cosa: il lavoro va fatto e pagato nei tempi stabiliti.
Con questo sistema ho ridotto del 98% il rischio di tenere aperti per secoli lavori risolvibili in un mese/mese e mezzo, la motivazione è elementare: il cliente sente l’urgenza di finire, avendo già pagato tutto. Se allunga il brodo, l’unica rogna è dover interrompere il lavoro e passare ad altro, ma almeno non ho più l’incognita su quando leggerò “Bonifico a vostro favore eseguito da…”
🙂
PS: questa mi è stata suggerita da Laura Gargiulo di Lauryn. Colpa sua. 😀
15 Comments
Lauryn
Marzo 29, 2017 at 1:43 pmnon dovevamo tenere segreto il trucco? ahhhhah haha hai fatto bene. io sto anche facendo rateizzare, ma so già che dovrò inseguire qualcuno.
Pikadilly
Marzo 29, 2017 at 1:46 pmAhahahah perché ho scoperto che lo fanno quasi tutti, pure agenzie! 🙁
Lauryn
Marzo 29, 2017 at 1:48 pmsiamo arrivate tardi ahahhaha
Antonio
Marzo 29, 2017 at 1:54 pmUna riduzione del 30% non risulterebbe più efficace invece di una maggiorazione del 40%?
Pikadilly
Marzo 29, 2017 at 2:01 pmLa formula è così: se paghi tutto ora paghi di meno, se paghi con acconto+saldo paghi il 40% in più rispetto al prezzo senza acconto. 🙂
Es: paghi subito: 1500, paghi con acconto+saldo sono 600 euro in più, quindi 2100 e da lì si calcola poi il 50% di acconto e di saldo. 🙂
Antonio
Marzo 29, 2017 at 2:08 pmMi spiego meglio. Lasciando le stesse cifre, a livello di comunicazione, non farebbe più breccia una soluzione del tipo:
Il prezzo è 2100€ (anticipo+saldo), ma se paghi subito sono 1500€ (sconto del 30%)?
Pikadilly
Marzo 29, 2017 at 2:38 pmAhhh, sì, infatti dico così. 🙂
Giuseppe
Marzo 29, 2017 at 2:47 pmSe riesci a trovare un cliente che ti paga tutto il lavoro prima che tu inizi, hai svoltato!
Pikadilly
Marzo 29, 2017 at 3:36 pmLi ho trovati. Adesso faccio soprattutto consulenza, ma quando realizzavo siti web come lavoro principale, molti clienti accolsero questa soluzione positivamente perché pagavano meno rispetto ad altri professionisti pur avendo un prodotto professionale. 😉
Andrea Leti
Marzo 30, 2017 at 7:56 pmSenza presunzione…ragazzi ma perché tante pippe mentali?
Mi hai dato il saldo? A posto!
Ci siamo dati una data di scadenza lavori? A posto!
(Con tanto di giorni LAVORATIVI stimati “indicativi”. Puoi ammalarti pure tu o avere un’imprevisto e il cliente se lo deve assorbire e muto. Sta lavorando con esseri umani, non con bot).
Ora qual’è il problema?
Hai superato i tempi che ci eravamo detti perché non mi hai mandato i contenuti? Semplice: ASPETTI!.
Il lavoro lo inizi per davvero quando ti manda tutto e ovviamente gli dici che il saldo deve avvenire prima della pubblicazione sul dominio e che il sito glielo fai vedere o su skype in screensharing o con un bel video commentato super dettagliato.
Non ti paga più? Uuuh che peccato! STICAZZI.
Hai un lavoro pronto. Fai facebook Ads per quel mercato e te lo ritrovi un’altro uguale.
Mettetevi in testa che la tecnologia sta andando alla velocità della luce, manco noi riusciamo a stare al passo con in tempi. Esce un nuovo markup, software, script, versione di css, linguaggio di programmazione ogni mese…siamo noi a dover tenere il comando della situazione….altrimenti…TE LO FAI DA SOLO IL SITO!
Pikadilly
Marzo 30, 2017 at 8:19 pmCiao Andrea, concordo su tutto.
Secondo me non c’è un solo modo di gestire la pratica, ma vari modi.
Con alcuni clienti faccio precisamente come hai descritto tu, con altri utilizzo questo metodo. Decido al momento, studiando chi ho davanti, se penso che potrebbe tirarla lunga, propongo la formula scritta nel post, altrimenti acconto più saldo con relativi accordi. 🙂
Andrea Leti
Marzo 30, 2017 at 10:40 pmOk ma se mi scrivi nel titolo “Perché non lavoro più…” e usi un assolutismo, io capisco che ora fa solo cosi! 😛
Pikadilly
Marzo 31, 2017 at 11:23 amEhehehe, nel post però c’è scritto anche questo: “La formula acconto+saldo con alcune fette di clientela non funziona e non è assolutamente efficace, parlo dei dopolavoristi, quelli che hanno bisogno di un sito, ma non con l’urgenza di chi ci deve assolutamente guadagnare”.
😉
Gianluca Molina
Aprile 5, 2017 at 8:33 amSinceramente la vedo quasi impossibile….
Clienti che pagano tutto e subito ……. sopratutto se si parla di cifre sopra i 500€…. mai trovati!
Anzi ultimamente è apparsa “la moda” del “prima mi fai una bozza poi ti pago l’anticipo”……
Purtroppo non vedo nemmeno gente “che scolano cifre a X zeri nei conti dei loro web developer preferiti.”…… quando parlano assieme a me se il sito è costato sopra i 2.500€ lo considerano quasi una truffa (e delle volte ci sta: mi è capitato di recente il caso di un tema della themeforest venduto come “fatto su misura” a 3.500€….).
Se devo essere sincero ho un approccio diverso dal tuo: versano l’acconto ed inizio a lavorare.
Se tirano lungo oltre i termini contrattuali (il controllo lo faccio SEMPRE dal 1° sito che ho realizzato ad oggi)…. dopo un po’ problemi loro.
Il progetto è li che li aspetta, glielo rammento un paio di volte e poi passo ad altri clienti.
Nei miei casi (parlo di un 140 siti web realizzati in 8 anni di attività) mi è capitato giusto 2 volte di persone che hanno PERSO l’anticipo e rinunciato al sito…..
Pikadilly
Aprile 5, 2017 at 10:32 amCiao Gianluca,
quasi impossibile NON è impossibile, in quanto io l’ho fatto più volte. 🙂
Dipende sempre dal target. Amazon non si fa problemi a pagare 2500 euro un sito. Per i miei clienti ho sviluppato varie soluzioni che possono scegliere, questo sistema di pagamento agevola anche loro perché risparmiano, quindi sono più portati ad acquistare pagando tutto subito.
Ognuno ha la sua esperienza di successo, per questo ho titolato il post “perché non lavoro (io) con acconto e saldo”. Acconto+saldo con alcuni miei clienti è un salto nel buio più totale e anche per il loro bene è utile che il lavoro venga fatto. 🙂