“Sei una millennial nativa digitale? L’Italia è piena di piccole aziende, dalla pasticceria artigiana al parrucchiere, alla ricerca di una girl in tech che gestisca i propri social. Devi solo saper scrivere velocemente brevi testi che catturino l’attenzione (e occhio all’ortografia)”.
Cit. Cioè Evolution, alias Cosmopolitan.

Foto di Chiara Gobbo postata sul gruppo Socialgnock
Ho dieci anni di esperienza di lavoro online e, di fronte a cotanta vacuità, dovrei soprassedere più o meno come faccio con le opinioni sulla comunicazione espulse in forma suppostoidale da chi non perde occasione per irridere i propri clienti pubblicamente al fine di raccattare qualche egopompante like, ma… dopo aver preso lo sfogo di un cliente distrutto da un boy in tech, non riesco a imbrigliare le dita.
Perché se è vero che la gestione dei social non è mestiere mio, è anche vero che i clienti non possono in alcun modo pensare di dover scolare 700 euro al mese nel conto di una “nativa digitale” SOLO per tenere un iPhone in mano e scrivere velocemente brevi testi che catturino l’attenzione. Quel “solo” pesa troppo per non sgonfiarlo subito e quel “catturino l’attenzione” è drammaticamente interpretabile come GATTINI.
Il caso
Proprio qualche post fa parlavo di questa piccola impresa locale che per non pagare un professionista si è affidata ad una girl in tech perché “ha tanti like su Instagram”. Come ampiamente previsto, la tizia sta facendo più danni di quanti potrei farne io messa alla guida di un pandino in mezzo all’ennesimo ultimo concerto di Vasco.
La nostra girl in tech posta ogni giorno immagini dell’azienda in questione infettandole con frasi al limite dell’offensivo verso chi non segue la pagina/il profilo o “non compra” il prodotto, sempre perennemente in groppa a quella stupidissima espressione “poi non dite che non ve lo avevamo detto” …CHE NON SIGNIFICA UNA FAVA!
Ironia da scolapasta che, per vendere il prodotto, non risparmia gente in sovrappeso o con problemi di scarsa alimentazione, non vedenti e altre categorie socialmente considerate perculabili… ma che dico??? Nemmeno per vendere il prodotto, bensì per poter dire ” Siamo arrivati a 4000 like/8000 followerZ”. Manco una vendita, ma vuoi mettere? Ottomila followerZ su Instagram? Non è così che Steve Jobs ha fatto i soldi?
La pagine Facebook e il profilo Instagram vengono battuti da gente ad anni luce di distanza dal target di riferimento, per lo più frustratelli mai usciti dall’asilo.
Le vendite non sono assolutamente aumentate, anzi, sono fortemente diminuite, uno dei motivi è proprio la comunicazione online: non si parla più delle opportunità che il prodotto crea o dei problemi che risolve, come l’impresa faceva tempo fa all’apice del suo successo, NO! CHE SEI MATTA? Perché sbattersi studiando il mercato di riferimento e catturare la sua attenzione stimolandolo? Meglio far notare che la Kardashian c’ha il sottochiappa!!!
Ecco cosa significa assumere una girl in tech senza mezza esperienza di comunicazione, se poi la combini con un’azienda allergica a qualsiasi microconcetto di marketing, vai a briscola! Vale anche per gli uomini, sia chiaro.
Per cui NO, non basta scrivere velocemente brevi testi stando attenta all’ortografia per poter gestire la comunicazione online di un’impresa, nemmeno se piccola, anzi, più l’impresa è piccola e meno può giocare alla roulette russa con la ragazzina appena uscita dall’edicola con l’ultimo Cosmo in mano, che cammina come Carrie Bradshaw per le strade di Cerignola.
E non apro il capitolo sulla presunta competenza digitale dei millennials, l’ultima terza media cui ho fatto “lezione di internet” non sapeva la differenza tra applicazioni e siti web… Direi di non incapricciarsi cercando di vendere per forza l’immagine di questi nativi digitali capaci di pattinare tra social e applicazioni solo perché a 2 mesi, quando ancora nemmeno facevano il ruttino senza il toh toh della mamma, già sapevano strisciare il ditino sul tablet… (cosa di cui molti genitori si vantano pure, WTF?)
Per le girl non ancora in tech, prima di prendere le piccole imprese come cavie, iniziate a creare una comunicazione online per voi, formatevi, fate corsi di comunicazione e di marketing e SOLO dopo, molto dopo, proporvi come social media *parola fighetta* per gli altri a pagamento.
Cosmopolitan se ne farà una ragione e continuerà a consigliare borse invece di mestieri di cui non sa nulla.
Ma poi io solo una cosa vojo sape’, ma che è il SOCIAL MEDIA ASSISTANT?